giovedì 22 dicembre 2011

"Faces" di Amos Farnitano


"Faces" viene presentata al pubblico romano il 14 gennaio 2011 ...
















Il Blurry, illuminato da una tenda di luce, un anacronismo piacevole in una stradina trasteverina vecchia di parecchi secoli, non ha nulla di scontato ed usuale, mi ricorda la domus romana, linee pulite essenziali, bicromatismo, il bianco ed il grigio, elegante e discreto, l’atrio che porta al peristilio, nicchie nei muri per riporre/mostrare oggetti, mancano i triclini... ma piccoli tavoli  e poltroncine con qualche comodo divanetto rendono la sensazione di “familiare e salottiero”, è un chiaro invito ad incontrare persone... emozioni.

Dal centro di questo salotto si gode una “vista panoramica” delle fotografie di Amos, ma più che altro l’impressione è d’essere osservati dai ritratti... sono lì perché hanno qualcosa da raccontare e aspettano solo d’essere ascoltati.
... un incanto... mi immergo in una bolla d’aria silenziosa e mi lascio trascinare dovunque voglia andare la corrente....

Sul finire della giornata, l’atmosfera della sera già ammanta vicoli e straduzze... selciati sconnessi, botteghe chiuse, riquadri di luce di muri centenari, tra i ferri battuti della Sinagoga l’ultimo improbabile raggio di sole.

Un clochard al colmo di Ponte Quattro Capi regala musica a chiunque voglia ascoltarlo... mentalmente lo paragono ai cantastorie medievali... frugo in tasca e gli lascio quello che trovo... gli sono grata, le sue note mi accompagnano, scendo le scalette di piazza un Piscinula... via della Lungaretta... finalmente ritrovo, tra sanpietrini e antiche pietre, la magia della “mia” Roma.

E’ magia che si respira... s’affaccia dalle bifore... dall’ombra degli androni... s’avviluppa gentilmente alle luci... trasporta impalpabili risate... traccia un sentiero silenzioso... la musica del menestrello m’aiuta a liberare cuore e mente... cammino piano ascoltando i miei passi.

...  la vera sfida è raccontare le infinite possibili storie per ogni ritratto.

... la vera sfida è guardare l’umanità con gli occhi d’un bimbo che conosce solo quello che vede, libero da retaggi sociali, culturali, storici.

Edit Benet

Le Altre ....

sabato 3 dicembre 2011

Architetture Piane di Marco Almi

"Emozioni raggrumate" a questo sto pensando ... in un unico fotogramma addensate, compresse, palesi nascoste ... ma sono lì.
Sono lì ... l'infilata di porte ... le finestre serrate ... sono lì ... un invito ad entrare in punta di piedi, esitanti ... a sbirciare dietro gli scuri.
E.B.



































martedì 22 novembre 2011

Geometria e Colore di Marco Almi

Apprezzare “questo fotografare” parrebbe così semplice, così facile ... potremmo leggere i suoi shots come una contrapposizione  fotografica, ove l’assoluto rigore compositivo è in apparente conflitto col caos dell’umana società; ma anche come “omaggio” all’architettura, ne estrapola l’essenza della geometria euclidea, la trasporta nuovamente in uno spazio volumetrico invisibile esaltando il colore.
Io li apprezzo per la complessità nascosta che mi accompagna nel “guardare con altri occhi”. E.B.









giovedì 3 novembre 2011

Lo Specchio di Alice

non ne posso più... ma dimmi te se l’è normale registrarsi a centomila siti per trovare una casa....

ricominciamo...
USER ...  berenice
PASS ... dudemon
SCEGLI TIPOLOGIA ... voglio una casa indipendente, in collina con 2000 metri di giardino recintato
AVVIA LA RICERCA ...

UN ANNUNCIO CORRISPONDE AI TUOI CRITERI DI RICERA ... CLICCA SULL’IMMAGINE PER VEDERE L’OFFERTA

e vediamo, sarà la solita serie di foto cellularfaidate dove non ci si capisce un piffero ....

ma dai ... l’è un video ... uno di quegli intrugli virtuali dove vai a giro col mouse ... e pare pure meno penoso di altri...

sul pilastro di mattoni del cancello, in ferro battuto,  c’è una targa,  una fetta di castagno, bella irregolare levigata trattata a cera con inciso a fuoco  “La Casina”... fantastico ... è il  mio sogno !!

s’entra, il cancello è spalancato, cammino al centro d’un viale in terra e sassi di cava piccoli e bianchi ... in fondo, incorniciata da due rusticani la Casina ...due piani in mattoni rossi ... finestre e porte ad arco ... scuri verdi ... tetto spiovente ma non troppo ... se a metà viale m’ero fatta prendere dalla sorpresa ... adesso sono letteralmente affascinata... è esattamente la casina che disegno da sempre ... da quando so cosa sono carta e matite colorate... da quando ho scelta  la “mia casa”.

lentamente, cercando di mettere a tacere le mie aspettative, arrivo in fondo al viale ... sulla sinistra, a lato della Casina, s’apre il giardino... un meraviglioso impeccabile prato verde di 2000 metri , sorvegliato da un vinco e da un platano,  maestosi guardiani ultracentenari ... sono senza fiato ... mi hanno veramente clonato i sogni !!

m’acchiappa una sorta di frenesia mescolata ad un’ansia strana ... devo vedere la casa ... dentro ...

dalla porta della veranda ... s’entra in cucina ... l’è un “doppio salone” .... esattamente come la voglio ... così come tutta la casa ... dal caminetto di metà 800 ... alle merlette fatte a mano dal mastro serraturiero... alla scala in marmo coi gradini stondati ... le librerie coi miei libri ... le statuine prese a Nairobi ... le bottigline della collezione di sabbie ...
incredula...incantata ...stordita ... il video mi riporta dinanzi al cancello ... è chiuso... oltre intravvedo la tastiera del mio portatile ... acciambellato sul letto Lupo.




domenica 4 settembre 2011

... quale stile ?

... Apro un SONDAGGIO che ci, e mi,  permetterà di avere un punto di partenza, anche se non esaustivo,  per iniziare a delineare e programmare gli eventi del 2012.

  I vostri commenti oltre che ad esser graditi "sono richiesti" .


sabato 13 agosto 2011

Urban Ghost di Matteo Signanini

 Fantasmi ... il tempo passato ... svanito  ... un anello di congiunzione all'effimero evanescente di tuti i giorni.

Edit Benet












martedì 9 agosto 2011

ABD 22 di Luigi Zezza

Per leggere le fotografie di Luigi è imperativo  ritrovare il bambino ch’è in noi,  farsi trascinare in un viaggio a ritroso nel tempo …  aspettare  ascoltando affascinati la sferragliante fatica del locomotore  …   su su fino in cima al passo  …  sognando storie d’avventure e incontri straordinari  …  e poi le leggiamo nel nostro tempo  …   il ferro,  le sue rughe,   la ruggine che come un sudario nasconde le brutture dell’abbandono e della solitudine  …  ABD 22 non è più una locomotiva  …  è altro …

Edit Benet

lunedì 27 giugno 2011

Fuoco di Paolo Bologna

Nell’era degli effetti speciali e della 3D la “bidimensione” potrebbe sembrare un controsenso; in realtà la ricerca di Paolo è la sublimazione fotografica nella sua essenzialità… “riproduzione di una realtà tridimensionale”…

Le sue fotografie non sono un “gesto” ma un “processo”,  la stratificazione delle percezioni emozionali.

Ogni colore pieno e piano … tridimensionale.

Ogni ombra un continuum emozionale… tridimensionale significativo e significante.

La “bidimensione” di Paolo è un’affascinante ed intrigante finestra aperta alla visione interiore.

Edit Benet
Paolo Bologna
Paolo Bologna



Paolo Bologna



Paolo Bologna



Paolo Bologna



Paolo Bologna



Paolo Bologna



Paolo Bologna



Paolo Bologna
Paolo Bologna






Terra di Paola Corti

Paola racconta "le mie foto sono piatte, piane, appiattite, bidimensionali. sono mosse, sfuocate, ....  intraviste, a volte davvero riflesse...  scattate attraversando situazioni e superfici, ... solamente scritte, ... assolutamente a colori."  ...   quello che non dice a noi trovarlo !
Come Alice nel Paese delle Meraviglie le fotografie di Paola sono un "nascondimento", la premessa inconsapevole per incontrare "il reale svelato" in un movimento fluttuante di riflessi dai colori delicatamente onirici... ricordi infantili che candidamente svelano assurdità sognate.


Edit Benet