domenica 15 maggio 2011

 
Raccontare l'avventura di come è nata In strada fabula l'è lunga e complicata... ma due parole di presentazione ci stanno... orbene ... mi metto in testa di organizzare una mostra fotografica con gli streephers di una Community Web, sono sparsi per mezzo mondo... Messico, Giappone, Inghilterra, Italia... non sembra ma  i miei fotografi me  "li capo" con cura... tant'è che li ho soprannominati I Miei Magnifici Sette,  li conosco come "personalità web"... e qualcuno lo incontrerò di persona... abbiamo  in comune una sorta di "sentimento di appartenenza" , che ci permette di superare distanze, intoppi, stanchezza...  "alla  fin della fiera"  dopo sette mesi... il 19 febbraio 2011...  inauguriamo "In strada fabula -  The street photography" in una piccola e accogliente Galleri a Rieti.

... ed ora due righe seriamente seriose....  il mondo dell'arte oramai s'è consolidato nell'auto-raccontarsi con fraseggi ariosi...  volatili...  irraggiungibili...  non potevamo esimerci,  pena una sorta di emarginazione culturale ...  cercando però di rimanere a terra...!
La  rappresentazione mentale della “realtà virtuale” è legata in maniera preponderante alla rete web, ed  in qualche modo la concezione generica e generalizzata di “virtuale” sembrerebbe sottolineare che quanto fa parte del mondo Web rimane “sganciato” dal mondo reale e quotidiano, ma non è così;  la “realtà virtuale” è un’entità che esiste, è una realtà immaginata, desiderata , prodotta concretamente  e vissuta emozionalmente;  esiste una linea di confine, tra il possibile e l’effettivo, e possiede  il valore intellettuale  necessario da traslare la realtà virtuale in realtà “tangibile e concreta”.
La relazione che attraversa le pagine del web  perché sia significativa e creativa deve necessariamente assumere una connotazione reale e tangibile, anche se “incompleta” essendo strutturata in assenza di tutti quei riferimenti gestuali e comportamentali che ci rendono “una persona” simpatica o antipatica... è una linea di confine.
I Fotografi di  Street Photography Community modellano le possibilità della  Linea di Confine, sostanziale e mutabile, evanescente e reale,  producono una realtà virtuale nello spazio web  e  realizzano uno spazio reale altrettanto ricco di  effetti espressivi,  densi di significati, un ossimoro visivo della realtà virtuale.
Non è un caso che  SPC nasca in Italia, e  rappresenti quasi tutti i continenti,  è la prima community del Web che tratta esclusivamente “la fotografia di strada” e non è un caso che i suoi Fotografi abbiano abbracciato una sorta di Codice Etico, un rigore intellettuale che rafforza ed esalta il rigore compositivo, coglie l’imponderabile destinando a noi  tutte le emozioni di una Fabula.
Edit Benet

Il nostro " viaggio fotografico" inzia tra ombre discrete... quasi il nascondimento della realtà...


Massimo Napoli - Tokyo 2010







Eddi Panza - Milano 2010

Marco Marassi - Roma 2010

Alessio Coghe - Roma 2009













































































Umberto Verdoliva - Treviso 2010





Paolo Bologna - Milano 2010

Alessio Coghe - Città del Messico 2010


... a  comprendere lo stile di queste fototografie ci viene in soccorso  Massimo ... Banano per gli "amiciweb"

Inquadrare il genere della fotografia da strada è certamente enigma per solutori più che abili.
E’ infatti genere vago e dai confini indefiniti, e non a caso il genere adotta l’”attimo” come unità di misura, termine dalla portata così ampia e pregnante  da non avere nessun significato reale e nessuna utilità.

Assai più semplice è definire i fotografi da strada.
Sono, in prima istanza, soggetti che reputano normale appostarsi nei vicoli bui o pedinare soggetti interessanti o fotografare da distanze a rischio denuncia delle vecchiette che attraversano la strada.
Quello che li differenzia dai semplici disadattati (o, che almeno, li rende disadattati leggermente più interessanti) è l’Idea.

Umberto Verdoliva - 2007

Paolo Bologna - Milano 2010
 
Massimo Napoli - Salerno 2010
 
Eddi Panza - Milano 2010
  
L’Idea del fotografo da strada è estrarre, dal flusso continuo e dinamico della vita da strada, quell’attimo o quella situazione che normalmente passerebbe inosservata,  per quanto banale e scontata, e farla vedere con occhi nuovi (i propri) a chi osserva i propri scatti.
 L’Idea può prendere una scena comune e trasformarla, nobilitarla nei significati o svilirla a suo piacimento, renderla più drammatica o semplicemente più buffa, trovare l’ordine nella scena caotica o il caos in una ordinata fila.
L’Idea trova la bellezza nella bruttura allo stesso modo in cui mostra l’inumano del bello.
L’Idea porta a raccontare una  fabula,  strada facendo si elabora un linguaggio, estraendo da un mondo l’ immagine di un mondo,  che è esistita per un solo istante ma che mostrava tutt’altro mondo.


Marco Marassi - Roma 2010
 
Alessio Coghe - Città del Messico 2010

Luca Farinelli - Londra 2010

Umberto Verdoliva - Treviso 2010

Luca Farinelli - Londra 2010

Eddi Panza - Milano 2010

Marco Marassi - Malaga 2010

Umberto Verdoliva - Treviso 2010


E’ solo attraverso la soggettività del fotografo che il genere acquista una filosofia, uno stilema o un filo conduttore che il genere, da solo, non ha.
Se la fotografia da strada è solo una Idea, troppo fluida per essere congelata,   il fotografo appropriandosene le conferisce una forma, esattamente come al vino prendere forma nel bicchiere.
Quello che importa, alla fine, non è la forma del bicchiere, ma che il vino sia buono ...
...  o che, quanto meno, non sappia di tappo.

Il primo giro ve lo offre SPC.


Alessio Coghe - Città del Messico 2010
Paolo Bologna - Lido di Pomposa 2010
 
Luca Farinelli - Londra 2010
 
Massimo Napoli - Tokyo 2011



...  una presentazione speciale è un atto dovuto a questa fotografia ...

...  è stato amore a prima vista

...  è il  "capomostra" di  In strada fabula


Luca Farinelli - Londra 2010